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venerdì 21 febbraio 2014

#CIVETTIAMO, EDIZIONE MAMME, EPISODIO 13

Ecco una puntata tutta nuova di #CIVETTIAMO, totalmente ispirata agli orrori che sono abituata a vedere nella mia vita quotidiana e perciò nella mia vita di mamma. All'entrata e all'uscita di scuola, è un continuo via vai di genitori che accompagnano i figli, alcuni di fretta, altri (soprattutto alcune mamme) con molta calma. Le mamme che non lavorano, solitamente si incontrano al bar dopo aver lasciato i figli e li è un tripudio di materiale per la mia rubrica. Le loro conversazioni, di solito ricadono sui bambini, l'argomento più gettonato è quello della malattia virale della settimana. Noi mamme infatti, veniamo puntualmente avvertite della malattia della settimana, con un cartello fuori la porta della classe ed ogni volta al bar, si scatena il panico totale. Alcune, iniziano a pensare chi è mancato in classe ( io mi chiedo come fanno a ricordarsi tutti i nomi e cognomi dei compagni dei figli), e in base ad assurdi calcoli mentali, identificano il malato della settimana. Un giorno, una mamma, presa dalla fobia pidocchi, mi ha chiesto se sapessi il nome del bambino che li aveva avuti, come fosse stato un demonio da esorcizzare. Ma non perdiamoci in chiacchiere, e andiamo subito al dunque. Ci sono infatti, diverse categorie di mamme.



LA MAMMA PANTERONA: la mamma panterona, è quella  che anche a 60 anni non si sarà ancora arresa e andrà in giro con i leggings maculati e stivali sopra il ginocchio. Di solito, accompagna il figlio con una falcata degna di una passerella ma masticando a bocca aperta la gomma di prima mattina. Le extensions, tipiche delle civettiamo girls, svolazzano a destra e sinistra e si vede nettamente lo stacco con i capelli naturali ossigenati di biondo. Le unghie sono rigorosamente ricostruite con colata di cemento armato e  vernice fresca. Al bar, i muratori che alle 8.30 di mattina stanno già pranzando,  la squadrano come se non avessero mai visto un essere femminile conciato in quel modo e lei, fiera, continua a parlare della malattia virale della settimana con le altre mamme, atteggiandosi e gesticolando in continuazione con i suoi artigli fluo.

LA MAMMA SPORTIVA : la mamma sportiva adora lo zainetto. Lo zainetto è la sua borsa perenne, anche a cena fuori, anche alla prima della Scala. Zainetto forever. Perché è comodo, ci mette tutto e all'ultimo momento può sempre decidere di fare un pic nic con le altre mamme all'uscita della scuola, con biscottini e succhi di frutta comprati al supermercato biologico del quartiere, frequentato esclusivamente da lei. La sportiva non ha tempo da perdere al bar, deve correre al corso di acqua gym delle ore 9.00 con il suo inseparabile zainetto che si trasforma in una comoda sacca per piscina. Devo dire che in quei momenti di panico in cui piove e mi ritrovo a dover tenere mia figlia per mano,  l'ombrello e la borsa con l' altra e cercare di aprire la macchina con un piede, quello zainetto glielo invidio proprio.



LA MAMMA SCIATTA: Alla sciatta non je va. E' già tanto che abbia sentito la sveglia, figuriamoci se può pensare di vestirsi in modo normale di prima mattina. Fosse per lei, scenderebbe di casa col pigiama, la vestaglia e le ciabatte tanto che ce vole, è n'attimo (direbbe). Però, già che c'è, una tuta di ciniglia per accompagnare il figlio a scuola se la mette, e lega i capelli con un mollettone ricolmo di strass, che almeno secondo lei, fa tendenza.
La sciatta è così sciatta che non ha proprio intenzione di tornare a casa a fare colazione, ma fa colazione al bar con la panterona; ed è tutto uno squadrarsi a vicenda. La panterona pensa: quanto sei sciatta e brutta! E la sciatta a sua volta pensa: ammazza quanto sei trucida ! Il tutto sotto un velo di grasse e chiassose risate e caffè (al vetro) macchiati. Il discorso più gettonato dopo la malattia virale della settimana è la scelta di Uomini e Donne di Maria de Filippi.

LA MAMMA MEDIA:  la mamma media è ansiosa. Arriva quando la scuola ancora non è aperta per paura di trovare traffico. La sua priorità non è di certo il look, che si riduce spesso ad un paio di leggings neri e un maglione lungo che la insacca ma che la fa sentire almeno ordinata. Piastra ogni giorno i capelli perché col capello liscia si vede più bella oppure si liscia solo la frangia lasciando tutto il resto terribilmente riccio. Fa due milioni di domande alla maestra prima di andare via e quando va via ha comunque la sensazione di essersi dimenticata qualcosa. Solitamente la mamma media, adora fare la rappresentante di classe, sobbarcandosi di problemi immensi, come ad esempio raccogliere i soldi per lo spettacolo del mago Zurlino o quale tipo di Thun regalare alle maestre per Natale.

LA MAMMA IN CARRIERA: la mamma in carriera è quella che arriva sempre di corsa, porta il capello come la Carfagna perché lo asciuga in un secondo e nella sua maxi bag della Vuitton, sono già pronti i documenti da presentare alla prima delle trenta riunioni della giornata. Mentre accompagna il figlio a scuola, guida il suo suv e parla al telefono con la sua donna delle pulizie. A questo tipo di donne, la Hogan non manca mai. Ne hanno collezioni intere, invernali, estive, primaverili, secondo me le comprano direttamente al momento della produzione. La mamma in carriera, va pazza per Le Bebè, quel ciondolino di brillanti a forma di bimbo che si è fatta regalare dal marito il giorno in cui ha partorito, minacciandolo di morte.


LA MAMMA EGOCENTRICA: la mamma egocentrica arriva a scuola con passo deciso, trascinando il figlio verso l'entrata e parlando a voce alta per farsi sentire bene: " mamma ti ha preparato lo zainetto ieri sera, ti ci ha messo il succo di frutta e il ciambellone, l'HO FATTO IO CON LE MIE MANIII!!" Di solito la sua tenuta da scuola è jeans vintage anni 90 a vita alta con brillantini attaccati qua e la, mocassino scamosciato che col jeans mezzo scampanato è un amore, capelli secchi tipo stoppa di idraulico, borsa Guess sfilacciata di circa 15 anni prima. Età media, 50 anni. La mamma egocentrica in qualche modo è anche "figliocentrica", nel senso che secondo lei non c'è bambino  migliore del suo. Alla recita di fine anno, si presenta con una troupe di fotografi e spinge le persone per mettersi in prima fila con la fascetta del figlio, stile concerto rock.

LA MAMMA FASHION: la mamma fashion, pensa di essere realmente fashion e il suo bambino solitamente ha il nome di un profumo. Tuta Happiness leopardata infilata dentro Nike con zeppa interna, canotta bianca e camicia di jeans sbottonata, e per finire, mega borsa finta Birkin. La mamma fashion, non dimentica mai un filo di trucco: pennacchio rotante ad allungare la coda dell'occhio con eyeliner di Kiko e contorno labbra color catrame. Lancia il figlio nella classe e corre non so dove con la sua Smart rigorosamente bianca.



LA MAMMA MULTITASKING: la mamma multitasking, alle 8 di mattina ha già fatto la spesa. Accompagna il figlio a scuola con lui in braccio che piange perché non vuole andarci e con le buste della spesa riciclabili che si rompono in mezzo alla strada. Nella borsa della mamma multitasking trovi di tutto: dal vasetto di acciughe alla limetta per unghie, con lei puoi parlare di tutto ma non più di 5 minuti. Il suo look è un tentativo quotidiano di mixare eleganza e comodità con risultati disastrosi. Il cappotto appena ritirato dalla tintoria è macchiato, la scarpa ha la suola scollata, nella sua borsa gigante e piena di cose, si è appena aperta la bottiglietta d'acqua che serviva per la palestra.


venerdì 24 maggio 2013

RITRATTO DI UNA MAMMA SPRINT+ ZARA BABY SELECTION

Buongiorno carissimi!
Come ve la cavate in questo venerdì che ancora non ci fa ben capire le sue intenzioni?
Io sono raffreddatissima ormai da circa due settimane ed ogni volta che arriva il week end, non si sa perché, i miei sintomi influenzali aumentano.
Oggi un post un po diverso dal solito, nato da quelle conversazioni con amiche che come me hanno bambini.
Tra mamme, ci si fa certe confidenze che voi non avete nemmeno idea.
Tra mamme sprint poi, non ne parliamo.
Chi è la mamma sprint?
La mamma sprint, è quel genere di mamma a cui non piace essere etichettata solo mamma, 
 che lavora ed è indipendente, che non lavora ma si fa il mazzo a casa, che fa la spesa con le buste riciclabili perché si dimentica sistematicamente quelle in stoffa ed ogni volta si rompono per strada, che invita gente a cena e si dimentica di comprare il pane e che ha la macchina piena di giochi.
La mamma sprint è quella che fa shopping con suo figlio in braccio, quella che fa le addominali post parto ma non sa resistere all'ultimo Muller Mix in commercio, quella che quando si trucca di fretta un'occhio è più grande dell'altro, che esce col segno della piastra sui capelli (o non se li asciuga proprio), che mette lo smalto sulla calza rotta all'improvviso, che è sempre in ritardo a scuola.
E' quella che fa bruciare la pappa, mentre passa lo straccio per casa, che fa il cambio di stagione troppo presto, quella che la sua lavatrice fa almeno 3  programmi al giorno ed ha ogni tipo di stendino esistente sulla faccia della terra, verticale, orizzontale, diagonale, che sistematicamente sbaglia candeggio e per rimediare compra Coloreria, ma il risultato non sarà mai come quello in Tv.
E' una mamma sempre attenta alle ultime tendenze, a cui non è sfuggita l'ultima collezione di Zara bimbi, l'armadio del/la suo/a piccolo/a ha sempre bisogno di essere rimpinzato (a causa dell'ultimo candeggio ovviamente).
Cosa vorrebbe tanto evitare? la tremenda vicina di casa che continua a regalarle cose assurde di quando sua figlia (ormai 18enne) era piccola.
Bustoni effetto Caritas, pieni zeppi di vestitini dal gusto chiaramente discutibile: jeans a campana con fiori all'uncinetto applicati, magliettine con pupazzo piccolo, pupazzo medio, pupazzo grande, un'infinità di pantaloni rosa chiaro, rosa scuro, rosa glicine, lilla, giacchettini con merletti, smanicati a maniche corte (a prova di #civettiamo), abitini  da matrimonio anni 90.
E la vicina che continua a dire: " guarda quante cose belle aveva mia figlia" e la mamma sprint che continua incessantemente a pensare alla nuova collezione Zara Kids.

Questa lunga premessa, era solo per arrivare qui:

ho voluto fare una "baby selection" dei capi migliori (sempre che arrivi almeno la primavera), sottolineando un concetto importante: 
i bambini devono essere vestiti da bambini, ma non da scemi.

CAPI MIGLIORI ZARA GIRL

































CAPI MIGLIORI ZARA BOY

















#pensierodelgiorno: quando io ero piccola, non c'erano queste cose strafighe e mi toccava andare in giro con la tuta di Topo Gigio.

Vi abbraccio tutti e passate un bel week end ( si prevedono neve, nebbia, fulmini e saette).
Nicoletta
lfp@

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