venerdì 29 marzo 2013

Tutte dobbiamo imparare da Carrie

Prima o poi bisognava parlarne.
Di chi? Di lei, l'unica, la sola inimitabile Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, nella famosissima serie televisiva Sex and The City che prende il nome proprio dalla rubrica che Carrie scrive sul New York Star.




Alzi la mano chi, una volta nella vita, non avrebbe voluto essere lei, solo per aprire le sacre porte della sua cabina armadio, chi non avrebbe voluto avere la sua camera da letto, affacciata su New York con le parenti celesti e tanti quadretti dalla cornice bianca, un lavoro come il suo, e diciamolo: il suo stile.
Lo stile non è qualcosa che si compra al supermercato; o ce l'hai o non ce l'hai e lei ce l'ha !
Si perchè nonostante la serie televisiva sia finita da parecchi anni e nonostante l'uscita di ben due film al riguardo, Carrie è sempre Carrie. I suoi mille look sono incredibilmente attuali e tutto questo è merito del suo stile.





La sua affinità con la moda si nota soprattutto dai suoi abbinamenti azzardati tra vecchio e nuovo (conoscete qualcuno che sappia portare meglio di lei abiti e accessori Vintage?), tra elegante e stravagante e dalla sua passione innata per le scarpe (ne possiede più o meno 100 paia), in special modo per le Manolo Blanhik, d'altronde, come biasimarla?





Quando Carrie apre il suo armadio, rimane secondi, ma che dico! minuti ad ammirarlo, certamente! con quello che le è costato! 
Inevitabile infatti, finire sul lastrico per un armadio del genere.
 Per sua fortuna, un impiego per Vogue riesce a risollevare la sua disastrosa situazione economica, ed ecco tornare il sorriso sul volto di Carrie.



A Carrie tutto è concesso, perchè rende stiloso tutto ciò che indossa, perchè è intelligente, ironica e istintiva.
Ma non solo. Carrie è anche quella donna che mentre sfila insieme ad Heidi Klum, cade dal suo tacco 12 nel bel mezzo della passerella e si rialza continuando a sfilare come nulla fosse, è quella che mette il suo fidanzato  Mr Big al quarto posto perchè prima di lui ci sono Miranda, Charlotte e Samantha, le sue amiche di sempre ed ha il coraggio di indossare una gonna di tulle ed uscire di casa.
E' quella donna in cui ci rivediamo un pò tutte, è quella parte di noi che per convenzione e insicurezza a volte non riesce ad uscire , è l'amica che tutte vorremmo avere (soprattutto per farci prestare scarpe, borse e vestiti!)
La sua sicurezza ci da allegria e coraggio, il suo sorriso ci piace, la sua vita ci fa sognare.
Tutte abbiamo da imparare da Carrie.







lfp@

Prossimamente consigli di stile direttamente dall'armadio di Carrie!
Buona Pasqua!

martedì 26 marzo 2013

Pillole di moda dalla Buenos Aires Fashion Week/Píldoras de moda desde la Buenos Aires Fashion Week

Ciao ragazzi.
oggi  voglio tornare a parlarvi di Fashion week, ma non faremo tappa nelle solite fashion city, perchè viste le mie origini Argentine, vi voglio far conoscere il panorama modaiolo Sudamericano, che al contrario di come si può pensare, è molto al passo con quello Europeo e sotto alcuni aspetti all'avanguardia.
Ci separano tantissimi chilometri e un paio di stagioni, ma sappiamo molto bene che il problema "stagione" è quasi superato dalla moda attuale. Pellicce e cappotti a parte, i capi invernali sono utilizzabili anche in estate e viceversa. Ho deciso perciò che dedicherò più di un post a questo angolo immenso del mondo, che merita secondo me un posto importante nel panorama della moda mondiale, al pari di Milano, Parigi, New York e Londra.
Oggi vi presenterò due designer argentini pazzeschi che hanno mostrato le loro nuove collezioni nella BAFWEEK (Buenos Aires Fashion week), che si è svolta nella stessa settimana della moda parigina.
Il primo si chiama DE LA OSTIA,ed è perfettamente nelle mie corde. Ha introdotto elementi estivi come le black and white strips su capi invernali, accompagnando il tutto con un sapiente uso del rosso. Non usa mezze misure, le gonne sono lunghe fino ai piedi oppure mini. La bellezza è tutta nel dettaglio: colletti decorati, shorts tempestati di strass colorati, fantasie optical che si sposano perfettamente con elementi da sera.


Hola gente!
Hoy quiero hablarles de Fashion week, pero esta vez no haremos escala en las acostumbradas fashion city. Vistos mis orígenes argentinos quiero hacerles conocer el panorama de la moda sudamericano, que contrariamente a lo que se podría pensar, está muy al paso con el europeo y, bajo algunos aspectos, inclusive a la vanguardia.
Nos separan miles de kilómetros y un par de estaciones, pero sabemos muy bien que el problema “estación” ha sido prácticamente superado por la moda actual. Dejando de lado los abrigos (de cualquier tipo), las prendas invernales son utilizables también en verano y viceversa.
He decidido entonces dedicar más de un post a este inmenso rincón del mundo, que en mi opinión merece un lugar importante en el panorama de la moda mundial, a la par de Milán, París, New York y Londres.

Hoy les presento a dos excelentes diseñadores argentinos que han mostrado sus nuevas colecciones en la BAFWEEK (Buenos Aires Fashion Week), que se desarrolló durante la misma semana de la moda parisina.
El primero se llama DE LA OSTIA y calza perfectamente con mi gusto personal. Ha introducido elementos veraniegos como las black and white strips sobre prendas invernales, acompañando todo con un sabio uso del rojo. No usa medios términos: las faldas son largas hasta los pies o mini. La belleza reside en los detalles: cuellos decorados, shorts adornados con strass de colores, fantasías ópticas que se combinan perfectamente con elementos para la noche.










L'altro designer in questione è PRUNE, che propone una collezione invernale sui toni del bianco ma con un tocco animalier. Estremamente femminile e super giovanile, trovo che questa collezione abbia dei pezzi super chic ma che non perdono la grinta tipica di questo brand.
Trovo deliziosi gli scarponcini con tacco vertiginoso ma comodo che propone in questa collezione e adoro l'accostamento del panna con il rosso scuro.


El otro diseñador es PRUNE, que propone una colección invernal en tonos de blanco pero con toques animalier. Extremadamente femenino y sumamente juvenil, creo que esta colección tiene prendas muy chic sin perder la fuerza típica de este brand.
Me parecen deliciosos los botincitos con un taco vertiginoso pero cómodo que propone en esta colección y me encanta la combinación del color crema con el rojo oscuro.







Ma come si saranno vestiti ragazzi e ragazze ( e non solo) ,per la settimana della moda di Buenos Aires?
Ecco un pò di street style 100% sudamericano!


¿Pero como se habrán vestido las chicas y los chicos (y no solo chicos) para la semana de la moda de Buenos Aires?
He aquí un poco de street style 100% sudamericano!






(Mrs. Pepper's Playground blog)

lfp@

venerdì 22 marzo 2013

Barbie World: life in plastic, is fantastic !

"I'm a Barbie girl in a Barbie world, life in plastic is fantastic!"

Era il 1997, quando nelle mia cameretta  cantavo a  squarcia gola questa canzone degli Aqua, ricordate?#infanziadifficile

Ah, che bei tempi ragazzi, ma ricordate quante Barbie? Mi mancano un pò.
Amata o odiata la Barbie rappresenta un pezzo di storia e merita per me, uno dei posti più alti nella classifica dei migliori giochi.


Barbie Chanel


 

Ebbene si, mi sono documentata meglio su questa fantastica invenzione, e riassumendo la storia è andata proprio così:

La Barbie nasce dall' idea di due coniugi  che vanno a vivere a Los Angeles nel 1938.
Prima di tutto però nasce il marchio Mattel, nel 1945, quando Ruth Mattson, trasforma il suo garage in un vero laboratorio per realizzare la prima bambola.
In realtà all'inizio non convinse nessuno con la sua bambola dalle forme perfette e dal viso così dettagliato, ma poi scoprì che in Germania esisteva già una bambola simile che veniva esposta e venduta  senza problemi ma che non aveva un guardaroba acquistabile separatamente.
Tornò a Los Angeles con tre esemplari della bambola tedesca,  e li rielaborò completamente.

Decise che il materiale migliore per realizzare la sua bambola era il vinile ,che in Giappone veniva prodotto all'epoca, in grandi quantità .
Così, il 9 marzo del 1959 viene esposta per la prima volta alla fiera del giocattolo di New York dove fece sold out per pochi dollari.
L'idea geniale di Ruth non era solo nella bambola, ma nell' aver realizzato anche un intero guardaroba pensato per essa e venduto separatamente .



Da li in poi Barbie diventa un mito, tutte le bambine la vogliono, tutte vogliono un guardaroba esagerato per vestirla e cambiarla in continuazione.
Inoltre. pensate che scalpore all'epoca, quando i proprietari dei negozi di giocattoli dovevano decidere se mettere o no in commercio una bambola con la terza di reggiseno !

Lo sapevate che la Barbie più venduta al mondo è stata la Totally Hair Barbie?

Totally Hair Barbie

E che i migliori stilisti al mondo, hanno realizzato una Barbie con il loro nome ?

Barbie Dior, 1997




Barbie, Burberry
Barbie Chanel

E poi guardate quanti meravigliosi esemplari:



Barbie and Midge (Vintage)

Barbie Malibu




Li vorrei davvero tutti! Oh Dio forse quella creata ad immagine e somiglianza di Katy Perry no!



Ed i meravigliosi look pensati per le Barbie? 

Tim Gunn Collection for Barbie

Stavo giusto pensando che ancora non avevano inventato una Barbie Kate Middleton, quando sono andata praticamente a sbattere su questa foto!


Le favole finiscono sempre bene.

Ma se dopo questo post, avete una voglia compulsiva di acquistare una  Barbie, tipico delle "Barbie Girl",  vi segnalo questo sito troppo carino:


Mentre se capitate a Buenos Aires, (non è esattamente dietro l'angolo), non potete non andare al Barbie Store, mia figlia ha da poco ricevuto una T-Shirt acquistata li,a dir poco deliziosa !

Barbie Store, Buenos Aires

lfp@

mercoledì 20 marzo 2013

Outfit #Vernissage

Dopo una certa fase d'isterismo per aver comprato delle scarpe con cui come al solito non avevo nulla da abbinare, pochi minuti prima di uscire di casa per recarmi al Vernissage di cui vi ho parlato nel precedente post, ecco il lampo di genio ! Una blusa in cotone in blu elettrico di Zara acquistata la scorsa estate e per fortuna non inserita nel cambio di stagione primavera/estate (roba pietosa ve lo assicuro).
La verità? Ero indecisa fino all'ultimo minuto se sostituire questo outfit con un tubino stile Victoria Beckam, iper chic, ma taglia 38 e perciò in bilico tra la stupendissima figura o "scoppio" dell'abito nel bel mezzo del vernissage.
Si salvi chi può!
Ecco il mio outfit:


Io e Mara Dinunno (Confetti Antonio Maria Arbues)


Secondo voi la mia amica Carla Gozzi approverebbe la scelta dei leggins per un vernissage? 
#misterodellafede

Giacca, blusa, scarpe: Zara
Clutch: Stradivarius
Leggins: Calzedonia
Collana: H&M

lfp@


martedì 19 marzo 2013

Silenzio, Ombre, Colori: l'arte di Bingyuan Lu (Alysa)


Alysa- Foto Woman & Bride



All'interno del programma culturale tra Italia e Cina Babele 2013 "In the distance", si è svolta il 15 marzo, l'inaugurazione della mostra dell'artista cinese  Bingyuan Lu (Alysa) "Road to Rome", presso l'Associazione culturale TRAI e VOLTE a Roma.
Le trentuno opere di questa giovane pittrice, hanno attratto più di cento ospiti che hanno accolto l'invito di Emilio Sturla Furnò.


Le opere raccontano il mondo che circonda l'artista, cogliendo il quotidiano susseguirsi di espressioni, immaginazioni, sogni e aspirazioni. Le immagini sono frammenti da fissare sulla tela proprio come la pellicola di un film.



Eventi e Sagre.it

Le pennellate di Alysa sono decise ma senza contorni, il bianco è simbolo di luce, mentre il nero ed il rosso, fecondità e rigenerazione; improvvisi flash di luce danno vita al dipinto.

Questo evento è stato il primo di una lunga serie di manifestazioni, che hanno l'intento di realizzare una casa comune nelle quali culture differenti si possano fondere ed interagire comunicando attraverso il linguaggio universale delle Arti.

Tantissimi gli ospiti che hanno partecipato, appartenenti al mondo della Moda, dello Spettacolo e dello scenario culturale della capitale, degustando un ottimo cocktail preparato dagli chef Claudio Debrito e Stefano Patelli.
Beppe Convertini,  Anadela Serra Visconti, Maria Grazia Nazzari con il marito Guido Ripandelli, Anthony Peth, Adriana Russo, Vincenzo Bocciarelli, il regista Ruggero Deodato, lo scrittore Wilson Saba, Giuseppe Pietrafesa, la direttrice del magazine Woman & Bride Erika Gottardi, la psicoterapeuta Irene Bozzi, la manager dell'arte Marzia Spatafora, il costumista Francesco Crivellini, lo stilista/ astrologo Massimo Bomba, Sandra Cioffi con il marito Francesco Fedi, l'artista/ architetto Massimo di Cave, il fotografo Antonio Ciaramella,  la contessa Primarosa Cesarini Sforza, il manager Lucio Dessolis con la moglie Carla Montani, i professori Stefano Di Girolamo e Roly Kornblit, Rosa Galante Lodi, Stefania Giacomini, Elisa Sciuto, l'esperta di Vintage Esterita di Cesare, la designer di gioielli Ilaria Pascali e Deborah Bottega, l'attrice Rossella Or, e il regista Mario Prosperi.

Erika Gottardi ed Emilio Sturla Furnò (Foto Woman & Bride)
lfp@
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