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mercoledì 21 maggio 2014

CUCINA E DINTORNI

Torno oggi dopo non mi ricordo quanto tempo. Tempo passato a liberarmi dagli scatoloni del mio ennesimo TRASLOCO con l'accortezza di liberarmi anche dalle mille cianfrusaglie degne di un'accumulatrice seriale, compresi  i fazzoletti sporchi e accartocciati di mille raffreddori fa, SI.
Ma sarà stata la mente occupata dal pensiero di sistemare casa, saranno state le ore passate da Ikea a scegliere cose MAI acquistate, o le giornate passate a guardare siti di cucine, che della moda non me ne è potuto fregare una ceppa. Non mi hanno fatto ne caldo ne freddo nemmeno Victoria Beckham con quell'abito favoloso al Met Gala, nemmeno la Croisette, nemmeno un buono di Hm da 100 euro.
Sarà stata colpa della mia benedetta cucina che si è fatta aspettare per più di un mese, ma in questo periodo ho sognato di cucinare piatti straordinari e di diventare una cuoca stellata che nemmeno Massimo Bottura. Colpa anche del gas che mi hanno allacciato solo pochi giorni fa, ho dovuto inventare mille piatti da fare al forno, addirittura il riso. Questa necessità, mi ha portata a vedere e ad appassionarmi a mille programmi di cucina; che poi non è difficile su Sky, fanno solo quelli.
E da qualche giorno, dopo tre mesi di astinenza da pasta secca, ho ricominciato a spadellare come una forsennata e a sentire il sapore del soffritto. Come potrebbe MAI importarmi del ritorno dello zainetto o del matrimonio della Kardashian, quando davanti  ho finalmente un'amatriciana piena di sugna?

Questo per dirvi che se non mi sentite parlare di moda E' TUTTO OK, non ho preso una botta in testa.
E mentre mi muovo per rivoluzionare un po il blog, vi consiglio un sito di cucina molto carino, una sorta di community dove si possono condividere ricette e scoprirne tante semplicemente inserendo gli ingredienti, oppure salvarsi la vita con l'opzione "svuotafrigo" che non guasta mai, visti i tempi di crisi (grazie a http://www.live-from-here.com/ per il suggerimento).
Il sito si chiama MY COOKIN ed ovviamente io sono già iscritta !





venerdì 21 febbraio 2014

#CIVETTIAMO, EDIZIONE MAMME, EPISODIO 13

Ecco una puntata tutta nuova di #CIVETTIAMO, totalmente ispirata agli orrori che sono abituata a vedere nella mia vita quotidiana e perciò nella mia vita di mamma. All'entrata e all'uscita di scuola, è un continuo via vai di genitori che accompagnano i figli, alcuni di fretta, altri (soprattutto alcune mamme) con molta calma. Le mamme che non lavorano, solitamente si incontrano al bar dopo aver lasciato i figli e li è un tripudio di materiale per la mia rubrica. Le loro conversazioni, di solito ricadono sui bambini, l'argomento più gettonato è quello della malattia virale della settimana. Noi mamme infatti, veniamo puntualmente avvertite della malattia della settimana, con un cartello fuori la porta della classe ed ogni volta al bar, si scatena il panico totale. Alcune, iniziano a pensare chi è mancato in classe ( io mi chiedo come fanno a ricordarsi tutti i nomi e cognomi dei compagni dei figli), e in base ad assurdi calcoli mentali, identificano il malato della settimana. Un giorno, una mamma, presa dalla fobia pidocchi, mi ha chiesto se sapessi il nome del bambino che li aveva avuti, come fosse stato un demonio da esorcizzare. Ma non perdiamoci in chiacchiere, e andiamo subito al dunque. Ci sono infatti, diverse categorie di mamme.



LA MAMMA PANTERONA: la mamma panterona, è quella  che anche a 60 anni non si sarà ancora arresa e andrà in giro con i leggings maculati e stivali sopra il ginocchio. Di solito, accompagna il figlio con una falcata degna di una passerella ma masticando a bocca aperta la gomma di prima mattina. Le extensions, tipiche delle civettiamo girls, svolazzano a destra e sinistra e si vede nettamente lo stacco con i capelli naturali ossigenati di biondo. Le unghie sono rigorosamente ricostruite con colata di cemento armato e  vernice fresca. Al bar, i muratori che alle 8.30 di mattina stanno già pranzando,  la squadrano come se non avessero mai visto un essere femminile conciato in quel modo e lei, fiera, continua a parlare della malattia virale della settimana con le altre mamme, atteggiandosi e gesticolando in continuazione con i suoi artigli fluo.

LA MAMMA SPORTIVA : la mamma sportiva adora lo zainetto. Lo zainetto è la sua borsa perenne, anche a cena fuori, anche alla prima della Scala. Zainetto forever. Perché è comodo, ci mette tutto e all'ultimo momento può sempre decidere di fare un pic nic con le altre mamme all'uscita della scuola, con biscottini e succhi di frutta comprati al supermercato biologico del quartiere, frequentato esclusivamente da lei. La sportiva non ha tempo da perdere al bar, deve correre al corso di acqua gym delle ore 9.00 con il suo inseparabile zainetto che si trasforma in una comoda sacca per piscina. Devo dire che in quei momenti di panico in cui piove e mi ritrovo a dover tenere mia figlia per mano,  l'ombrello e la borsa con l' altra e cercare di aprire la macchina con un piede, quello zainetto glielo invidio proprio.



LA MAMMA SCIATTA: Alla sciatta non je va. E' già tanto che abbia sentito la sveglia, figuriamoci se può pensare di vestirsi in modo normale di prima mattina. Fosse per lei, scenderebbe di casa col pigiama, la vestaglia e le ciabatte tanto che ce vole, è n'attimo (direbbe). Però, già che c'è, una tuta di ciniglia per accompagnare il figlio a scuola se la mette, e lega i capelli con un mollettone ricolmo di strass, che almeno secondo lei, fa tendenza.
La sciatta è così sciatta che non ha proprio intenzione di tornare a casa a fare colazione, ma fa colazione al bar con la panterona; ed è tutto uno squadrarsi a vicenda. La panterona pensa: quanto sei sciatta e brutta! E la sciatta a sua volta pensa: ammazza quanto sei trucida ! Il tutto sotto un velo di grasse e chiassose risate e caffè (al vetro) macchiati. Il discorso più gettonato dopo la malattia virale della settimana è la scelta di Uomini e Donne di Maria de Filippi.

LA MAMMA MEDIA:  la mamma media è ansiosa. Arriva quando la scuola ancora non è aperta per paura di trovare traffico. La sua priorità non è di certo il look, che si riduce spesso ad un paio di leggings neri e un maglione lungo che la insacca ma che la fa sentire almeno ordinata. Piastra ogni giorno i capelli perché col capello liscia si vede più bella oppure si liscia solo la frangia lasciando tutto il resto terribilmente riccio. Fa due milioni di domande alla maestra prima di andare via e quando va via ha comunque la sensazione di essersi dimenticata qualcosa. Solitamente la mamma media, adora fare la rappresentante di classe, sobbarcandosi di problemi immensi, come ad esempio raccogliere i soldi per lo spettacolo del mago Zurlino o quale tipo di Thun regalare alle maestre per Natale.

LA MAMMA IN CARRIERA: la mamma in carriera è quella che arriva sempre di corsa, porta il capello come la Carfagna perché lo asciuga in un secondo e nella sua maxi bag della Vuitton, sono già pronti i documenti da presentare alla prima delle trenta riunioni della giornata. Mentre accompagna il figlio a scuola, guida il suo suv e parla al telefono con la sua donna delle pulizie. A questo tipo di donne, la Hogan non manca mai. Ne hanno collezioni intere, invernali, estive, primaverili, secondo me le comprano direttamente al momento della produzione. La mamma in carriera, va pazza per Le Bebè, quel ciondolino di brillanti a forma di bimbo che si è fatta regalare dal marito il giorno in cui ha partorito, minacciandolo di morte.


LA MAMMA EGOCENTRICA: la mamma egocentrica arriva a scuola con passo deciso, trascinando il figlio verso l'entrata e parlando a voce alta per farsi sentire bene: " mamma ti ha preparato lo zainetto ieri sera, ti ci ha messo il succo di frutta e il ciambellone, l'HO FATTO IO CON LE MIE MANIII!!" Di solito la sua tenuta da scuola è jeans vintage anni 90 a vita alta con brillantini attaccati qua e la, mocassino scamosciato che col jeans mezzo scampanato è un amore, capelli secchi tipo stoppa di idraulico, borsa Guess sfilacciata di circa 15 anni prima. Età media, 50 anni. La mamma egocentrica in qualche modo è anche "figliocentrica", nel senso che secondo lei non c'è bambino  migliore del suo. Alla recita di fine anno, si presenta con una troupe di fotografi e spinge le persone per mettersi in prima fila con la fascetta del figlio, stile concerto rock.

LA MAMMA FASHION: la mamma fashion, pensa di essere realmente fashion e il suo bambino solitamente ha il nome di un profumo. Tuta Happiness leopardata infilata dentro Nike con zeppa interna, canotta bianca e camicia di jeans sbottonata, e per finire, mega borsa finta Birkin. La mamma fashion, non dimentica mai un filo di trucco: pennacchio rotante ad allungare la coda dell'occhio con eyeliner di Kiko e contorno labbra color catrame. Lancia il figlio nella classe e corre non so dove con la sua Smart rigorosamente bianca.



LA MAMMA MULTITASKING: la mamma multitasking, alle 8 di mattina ha già fatto la spesa. Accompagna il figlio a scuola con lui in braccio che piange perché non vuole andarci e con le buste della spesa riciclabili che si rompono in mezzo alla strada. Nella borsa della mamma multitasking trovi di tutto: dal vasetto di acciughe alla limetta per unghie, con lei puoi parlare di tutto ma non più di 5 minuti. Il suo look è un tentativo quotidiano di mixare eleganza e comodità con risultati disastrosi. Il cappotto appena ritirato dalla tintoria è macchiato, la scarpa ha la suola scollata, nella sua borsa gigante e piena di cose, si è appena aperta la bottiglietta d'acqua che serviva per la palestra.


mercoledì 18 dicembre 2013

NEW BRAND: JUICYDOLL BY CHIARA AVERSANO

 Oggi vi voglio parlare del brand JuicyDoll, non solo t-shirt, ma dei veri e propri pezzi da collezione. Il segreto del suo successo? Aver sintetizzato creatività e qualità. Sono infatti realizzate con fibre naturali, inchiostri atossici per la stampa e preziose lavorazioni artigianali; tutte con una Juicydoll. C'è Nina, sempre elegante e chic, Ines dal look sofisticato e vintage e poi Lulù, sempre trendy, audace ed ironica.
Ho intervistato per voi la loro ideatrice e realizzatrice, la talentuosa Chiara Aversano.





lfp: Tu sei costumista teatrale ed illustratrice. Da cosa è nato il desiderio di lanciarti nella moda e nel fashion system e quando?
C.A: Appena finita l' accademia, i miei abiti hanno sfilato durante le passerelle dell' Alta moda di Roma, Sao Paolo, Asuncìon e Santiago de Chile, contemporaneamente, mi è stato proposto di firmare il mio primo spettacolo da costumista per la regia di Matteo Tarasco, così ho cominciato a fare questo meraviglioso lavoro; in questi anni, ho avuto modo di riflettere sulle differenze fra moda e costume,ho capito che si tratta di "punti di vista". Mi spiego meglio:la moda racconta una tendenza all' interno della società ,il costume il modo in cui ogni singolo individuo interpreta questa tendenza.Troppo spesso si parla di moda e costume come due linee parallele,sono tangenti a mio avviso. Io non ho deciso di far parte di un "sistema" ma al contrario voglio raccontare un modo di vivere indipendentemente dal sistema.

lfp: Perché hai scelto la t-shirt come indumento dove trasferire le tue Juicydoll?
C.A: Ho scelto la t- shirt perché più di ogni altro capo essa da voce ad un mood, diventando così un manifesto. La t- shirt è un evergreen al di la delle tendenze, proprio per questo mi è sembrata una scelta coerente rispetto al messaggio che voglio lanciare con il mio brand.


lfp: Hai creato tre bambole: Lulù, Nina e Ines; ognuna con caratteristiche ben definite. In quale ti riconosci di più?
C.A: Gli esseri umani sono tutti complessi...ma noi donne forse un po di più,per cui raccontare un universo con un unico personaggio mi sembrava riduttivo, così ho deciso di raccontare tre personalità, distinte graficamente dal colore dei capelli. In me, come in ogni donna ci sono tante anime ,spesso(molto spesso) in contraddizione fra loro, per cui ogni giorno mi sveglio e mi sento più vicina ad una piuttosto che l' altra.

lfp: Nei tuoi disegni, sembra ci sia un'ispirazione giapponese, che ricorda vagamente i fumetti Manga, è una solo una scelta grafica o anche una filosofia concettuale?
C.A: Amo il Giappone, sono cresciuta fra fumetti manga, opere di Shakespeare, e riviste di moda...diciamo che sicuramente tutto questo ha influito sul mio modo di disegnare, ho cercato di cogliere spunti da maestri come Gruau ,Erté e Manara.


Lulù

Ines

Nina


lfp: Quanto ha influito il tuo background di studiosa del costume della moda sui tuoi disegni?
C.A: Ogni esperienza influisce sul nostro modo di essere e di esprimerci, nelle Juicydoll c è il mio studio,il mio lavoro ma anche molto di me,della mia vita della mia personalità.

lfp: Juicy significa succoso, che accezione dai a questo termine?
C.A: Immaginavo le Juicydoll come dei frutti che racchiudessero dentro una scorza la loro polpa ,il loro succo, la loro essenza.Questo perché volevo raccontare donne "piene", di vita,di sogni,di progetti...donne piene di personalità.
La parola Juicy ha anche un' accezione erotica, perché io credo che ogni donna energica e piena di personalità, sia senza dubbio una donna erotica. Purtroppo per troppo tempo ci hanno raccontato che la sensualità di una donna sia direttamente proporzionale alle ore che passa in palestra e non a quelle che passa per adempire a tutti i compiti che questa società ci affida...credo che sia giunto il momento di cambiare le cose.






lfp: La donna che vuole indossare una tua t-shirt che caratteristiche ha solitamente?
C.A: Una donna che indossa una Juicydoll è una donna vitale, indipendente e romantica, ma anche ironica, irriverente e capricciosa... In una parola è una Donna .


lfp: Quali sono i tuoi progetti futuri?
C.A: In questo periodo di crisi ho il privilegio di lavorare molto, oltre alle Juicydoll, sto preparando diversi spettacoli, partendo dall' Eneide di Matteo Tarasco , passando per Supermagic in scena al Teatro Olimpico di Roma, e molti altri progetti ma per raccontarli tutti occorre un' altra intervista:-)


Inoltre Chiara, ha appena creato Juicy-Avatar, per blogger, giornaliste e donne che lavorano nel mondo della moda e della comunicazione. Questo è quello che ha disegnato per me, e devo dire che mi rispecchia in pieno!



Juicy-avatar Little Fashion Place


Se il mondo di Chiara e delle sue Juicydoll vi ha stregate ed intrigate,  mettete il vostro "mi piace" sulla loro pagina Facebook: JUICYDOLL BY CHIARA AVERSANO. Rimarrete aggiornate su tutte le novità più Juicy e avrete sicuramente qualche idea in più su cosa regalare per Natale a donne vere e  piene di vita!


giovedì 31 ottobre 2013

ISPIRAZIONI COLLEGE

Mentre io sono ancora alla ricerca della gonna perfetta per questo autunno inverno, ho scelto per voi alcune immagini che mi hanno particolarmente ispirata per ottenere il mio college look. 
Per non risultare troppo banali e scontati, consiglierei di non seguirlo alla lettera: è bene sempre avere un proprio stile.
Mixare capi college con altri dal taglio più minimal e moderno, potrebbe essere una buona idea per risultare originali e dare nuova vita a cose che pensavamo inutilizzabili.

vogue.it

vogue.it




store.moleskine.com

Cover Iphone -moschino.com










venerdì 18 ottobre 2013

SHOPPING TIME, FIRMATO CROIRE.




A volte, nella mia frenetica vita da mamma, devo trovare un po di spazio per me.
E molto spesso, incontrarmi con persone che ho conosciuto grazie al blog, e con cui rido volentieri davanti ad un bicchiere di vino o ad un caffè, diventa anche una piacevolissima occasione per conoscere nuovi nomi nel panorama della moda.
 Nella piccola ma graziosissima boutique " The butterfly effect" di Francesca Alesse in via Panisperna a Roma, in un fashion cocktail con tanto di deejay,  ho scoperto una splendida collezione firmata CROIRE.
Croire, dal francese "credere", è un brand ideato da giovani designer, che appunto credono nel loro futuro e non hanno paura di affrontarlo, esprimendo la loro creatività e dando sempre il massimo.

La donna che sceglie capi Croire, è una donna dinamica e intraprendente che però non vuole rinunciare a sentirsi bene con ciò che indossa e soprattutto non ha paura di osare.
In particolare, sono rimasta colpita dalla versatilissima cappa/gilet che la stilista ci ha fatto provare in più versioni di colore, che trovo una soluzione fantastica per quelle mie giornate che iniziano da mamma e finiscono da blogger. Mentre, per rimanere fedele al mio amore incondizionato per il nero, non ho potuto fare a meno di apprezzare tantissimo i tubini proposti da CROIRE, semplici e moderni allo stesso tempo, e che riflettono in tutto e per tutto il mio stile.





Potrete apprezzare più da vicino questi splendidi capi, presso il Temporary shop CROIRE, ospitato dalla boutique "The butterfly effect" in Via Panisperna 227 a Roma, nel bellissimo quartiere Monti, ancora fino al 30 ottobre.

Buon week end!


mercoledì 22 maggio 2013

SHOPPING A LONDRA #1

Buongiorno miei carissimi lettori,
come vi avevo promesso QUI , oggi vi porterò a fare shopping con me Londra, o meglio, vi farò scoprire tutte le meraviglie che anche io ho visto e che sicuramente molte di voi già conosceranno.
Uno dei negozietti che ho scoperto e di cui mi sono letteralmente innamorata è Aqua By Aqua.
Impossibile non notare il negozio a Carnaby Street . Colori fluo per l'esterno e per l'interno, caratteri minimali e una collezione fresca e moderna.


Maxi dress, abbinati a cinture in plastica dai colori fluorescenti sono le linee essenziali di questo brand.
Da Aqua by Aqua, potrete trovare anche la particolarissima Kimi nude peplum mini Skirt, una gonna completamente in lattex, disponibile in diversi colori. (cliccate QUI per visualizzarla).
Particolari anche i gioielli del brand disegnati da Scott Wilson, li avrei acquistati tutti!
Se volete curiosare nel mondo di Aqua By Aqua, visitate il sito, dov'è possibile anche acquistare online.
I prezzi non sono altissimi, vista la qualità dei tessuti e dei materiali utilizzati, che ho potuto toccare con mano.


Impossibile poi, non fare un salto in uno dei Toy Shop più grandi del mondo su Regent Street, una delle vie più movimentate di Londra .
Sto parlando di Hamleys, e che siate mamme, papà, bambini, zie o sorelle, non importa: entrare a vedere sarà più forte di voi.
All'ingresso, troverete qualche addetto a far divertire i bimbi, con scherzi, bolle di sapone e giochi originali; e poi peluches giganti di ogni genere.
Ogni piano del palazzo, è dedicato ai giochi specifici per l'età di ogni bambino e se siete mamme come me, e dovete scegliere un regalo per vostro figlio, siete nei guai: non saprete da dove iniziare!









Ritornando a Carnaby Street, fate un salto da Johnny Cupcakes, non solo una bakery, ma anche un brand di T-shirt, accessori e oggetti.
Tutti impazziscono per i cupcakes, e tutti impazziscono per avere uno dei gadget con il simbolo di Johnny.
Lo staff di Johnny Cupcakes, organizza eventi bellissimi in giro per il mondo, dove pasticceria, moda e musica si fondono, con un successo strepitoso.
Visitate il sito!



Per oggi mi fermo qui, presto vi mostrerò altri negozi speciali a Londra !
Ricordate di mettere il vostro Like sulla Pagina Facebook del blog!


Un caro saluto,
Nicoletta
lfp@
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