giovedì 3 ottobre 2013

#CIVETTIAMO: LA RUBRICA DEGLI ERRORI FATALI , EPISODIO 12


L'estate è finita, sempre sia lodato, abbiamo partorito. Quest'anno in particolar modo sono stata intollerante al caldo, pur non avendo rotto le balle sui social con la storia che non sopportavo il caldo, come moltissimo civettiamo people ha fatto. Ma finalmente il 23 settembre l'abbiamo superato ed è arrivato l'autunno.
Ottobre è il mio mese preferito, anche se è detestato un po da tutti. E' quello del che mi metto? del cambio di stagione affrettato e sconclusionato, e del mio compleanno. Tra poco infatti, farò 30 anni e il guardarmi allo specchio non sarà più come prima perché quel giorno ci sarà una ruga ad aspettarmi.
 LO SO.
Ma parliamo pure di questa rubrica.
In tanti mi avete chiesto: "ma quando arriva #CIVETTIAMO?", " ma quanto ci metti a scriverlo?".
 Vi rispondo: per scriverlo, oltre ad avere degli orrori da commentare,  devo essere ispirata e spesso ispirazione equivale a rodimento del chicchero.
Che ci volete fare, mi sfogo così.

LA SCARPA DI PLURIBALL




Su Instagram se ne vedono di tutti i colori, dovrei scrivere un'altra rubrica su questo, ma il mondo non è pronto. Per dirne una, ho dovuto smettere di seguire Asia Argento perché puntualmente pubblicava foto schifose mentre stavo mangiando.
Invece questa foto, l'ho rubata dal profilo di una famosissima blogger che non ho capito ancora se fa la blogger, molto fiera del suo ultimo bottino.
Quando l'ho vista, ho pensato subito agli amici di Scarpedemmerda che seguo con molto piacere su Facebook.  L'orrore proviene dal Pitti  2013, e viene definita così: una pantofola chic, dalla forma lineare e sobria (Un minuto di silenzio per il vero e proprio significato di sobrietà PER FAVORE).
A parte questo insignificante dettaglio, sarei talmente tentata di scoppiare tutti quei pallini, che mi farei venire un esaurimento nervoso e penso anche che, se la mia raccolta differenziata serve a contribuire alla nascita di questi orrori, smetto da oggi stesso.
 A voi i pensieri.


PER CHI PENSA CHE GUESS SIA FICO




L'ho fatto. Ho portato la mia maxi bag Guess al mercatino dell'usato e l'ho venduta. Pensavo che se la sarebbero presa ad occhi chiusi, e invece l'hanno ispezionata con la lente d'ingrandimento, aperta e chiusa più volte per accertarsi che funzionasse la lampo, e mi hanno detto: "ok, la prendiamo ma solo per questa volta".
Ora. Se anche al mercatino dell'usato stavano per rifiutare una borsa Guess usata due volte in tutto, è GRAVE. Perciò mi rivolgo a voi, voi che andate in giro fieri della vostra collezione di cose firmate Guess, che non è più tempo. So che vi sentite troppo "fessscccion" con quella scritta sbrilluccicosa Guess, so che non potreste fare a meno della vostra tracollina dove la "G" in metallo pesa più della vostra testa, so che finchè c'è Guess c'è casa, ma armatevi di coraggio e andate alla ricerca di un mercatino ancora disposto a ritirare le vostre cose prima che sia troppo tardi.

Il web è già carico di annunci Guess:




Vendo borsa guess originale, completamente nuova e mai indossata, ancora con l'etichetta e il codice e completa di astuccio in stoffa.  (attenzione l'astuccio in stoffa è fondamentale)
Modello tracolla, color marrone logata, con pattina in acciaio che raffigura il logo Guess. ampia e capiente, con vari scomparti fuori e all'interno. 
Comodissima per il tempo libero e trendy per la sera

Trendy per la seraaaaaaaAAAA?????

e ancora...




Vendo Borsa Guess di jeans. Carina, piccola ma spaziosa all' interno.
 Vendo causa inutilizzo. X qualsiasi info contattatemi.

Credo che nessuno contatterà mai questa povera ragazza.



Ed ora qualcosa di cui non vi ho mai parlato, ma che tocca profondamente la sensibilità di tutti noi.

IL TRUCCO COATTO



Non potevo vivere così, senza avervi parlato del trucco coatto.
 Il trucco coatto coinvolge tantissime donne: dalla quindicenne inesperta che si avventura da Kiko, alla 
cinquantenne che tenta disperatamente di darsi un tono. 
Insomma può presentarsi la necessità di  zoccolettare, rendersi vagamente piacenti a qualsiasi età. 
Ricordate Pamela Anderson, che correva sulle spiagge di Malibu con il suo strizzato costume rosso intero, truccata come Marilyn Manson? Adoravo il suo personaggio che faceva ben capire qual'era il ruolo fondamentale della donna nella società e che mi faceva venire il complesso delle tette.
Ma non vorrei perdere di vista il fulcro del discorso, il VERO PROBLEMA.

Il vero problema è che non è ancora cambiato molto il trucco delle civettiamo girls: lo chiamano "smokey eyes", ma non fanno altro che comprare la palette di H&M e spalmarsela a buffo sulla palpebra; lo chiamano "contorno labbra" ma il vero e proprio nome sarebbe "abusivismo", le chiamano "sopracciglia", ma credo che su Marte ci siano più peli con una radice ancora attiva.



Per oggi #CIVETTIAMO termina qui, spero che l'attesa non sia stata vana, ricordate di segnalare nuovi orrori alla mia casella di posta e soprattutto non smettete di civettare insieme a me!
Baci a tutti!

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