lunedì 16 settembre 2013

BLOGGEANNO

Sinceramente pensavo che avrei chiuso il blog dopo il decimo post. La mia poca costanza nelle cose è quella caratteristica che mi ha accompagnata tutta la vita e che mi fa ancora prendere le ramanzine da mia madre. Va beh, #chissene. Stavolta almeno posso dire di aver raggiunto l'anno di blog. Ho deciso di riassumere le mie considerazioni in alcuni punti, un po come si fa quando uno compie gli anni o arriva l'anno nuovo e pare che bisogna fare per forza il punto della situazione.



1- Cosa voglio dal mio blog? Che mi trovi un lavoro super, magari dentro la rivista più figa della nazione? Magari. Ma la vita non è un film. La vita non è una commedia americana, che poi va a finire sempre bene. Poi la vita in Italia, è arrancare con il lavoro che ti ritrovi, perché questo hai, per fortuna che ce l'hai e questo ti tieni.Quindi, ad un anno dall'apertura del blog, cosa voglio? Un bel niente.

2- Fashion Week. Ad ogni cambio di stagione c'è la week  con la moda che andrà l'anno successivo. A Milano c'è la fashion week e a Roma c'è l'Altaroma. Per il momento, sono riuscita (ed è già tanto) ad andare ad AltaRoma, saltando come un grillo da una sfilata all'altra come se non facessi nient'altro nella vita. In queste situazioni, tutto sta nell'atteggiamento. Se uno ad esempio, parcheggia la propria auto sopra un albero, mettendo il biglietto del parcheggio del giorno prima e si infila  e sfila tacchi come se niente fosse, allora è un fashion week addicted.
C'è un'altra cosa molto importante da sapere sulla fashion week: tirarsela come se non ci fosse un domani, è una delle cose fondamentali. Ho visto bloggers sgomitare per passare davanti ai fotografi,  ho visto gente che il giorno prima ti saluta e il giorno dopo alla sfilata fa finta di nulla, ho visto gente fare il baciamano (#viprego). Nonostante questi dettagli e tanti altri che non sto qui a raccontarvi, e che detesto con tutta me stessa, la fashion week è sempre la fashion week, ed io anche questa volta non andrò a Milano. Tentare di capire il mondo degli accrediti è un percorso lungo e tortuoso e per il momento non mi sono nemmeno più di tanto avventurata. Mi è bastato già stare un mese dietro al Pitti, #mancofosselaweekdiparigi.
3- Pagina Fan Facebook. Ho aperto la pagina Facebook per necessità. Necessitavo di far sapere ai miei amici che avevo un blog e che se volevano, potevano diventare miei fans. E' andata bene. Non solo i miei amici hanno messo il loro like, ma me ne sono arrivati altri di gente totalmente sconosciuta. Solo che dopo un anno ti aspetti che il numero di fans sia aumentato a dismisura, e invece ti ritrovi a scoprire che barcamenarsi tra 1 400 e i 450 fans è una caccola secondo il fashion marketing. Poi scopro che quasi tutte le bloggers, pagano facebook per avere la pubblicità e allora #itornicontano.

4- L'armadio di una fashion blogger. Si presume, che l'armadio di una fashion blogger sia uno splendore. Si presume che dovrei avere una scarpiera ordinata e minimal, ma con una vagonata di scarpe di ogni brand. Si presume che il mio beauty, sia pieno di prodotti Chanel. Invece mi ritrovo piena di campioncini, (credo di essere l'unica che li utilizza davvero), una scarpiera di Ikea con scarpe pressate a forza e un armadio dove non si distingue più un pantalone da una maglietta. Va beh, ma almeno sono piena di vestiti regalati da varie case di moda. No.
Altra cosa che ho scoperto da poco: alcune bloggers contattano le aziende, che producono cose dal gusto discutibile, per farsi mandare prodotti a casa. Quando sono venuta a conoscenza di questa notizia, mi sono sentita come la bambina che scopre che Babbo Natale non esiste, e sono arrivata alla conclusione che mi devo sentire fortunata, perché le poche cose che ho ricevuto in regalo dopo un anno di blog, non le ho chieste io. #pigliaeportaacasa



5- Commenti sul blog. Da un po di tempo, non ci sono più commenti nel mio blog. E' una cosa che ho voluto io. Si perchè, tra bloggers funziona che se uno commenta gli altri blog, allora riceve commenti. Se uno non commenta, non riceve un bel niente. Questo meccanismo, porta spesso a dei commenti falsi che spesso fanno percepire che il post venga letto con superficialità o addirittura ignorato. Invece a me piace commentare cose che ho letto, e non tanto per, e gradirei anche, che dopo tre ore a scrivere, la gente commenti avendo capito almeno di cosa sto parlando. Utopia pura nel piccolo mondo dei bloggers. Alcuni hanno "talmente tanti impegni" da non poter leggere il tuo post, ma rompono l'anima tutto il giorno con il loro, come se fosse più importante del tuo. Ora, ricevo solo commenti disinteressati.
#megliopochimabuoni

6- Chi legge il mio blog? Una delle cose che mi ha fatto più piacere in questo periodo, è stato sapere che ci sono ragazze che io non conosco, che ogni giorno aprono il mio blog per leggermi. Lo so che non mi crederete mai, ma un accredito alla sfilata di Dolce & Gabbama, non mi avrebbe reso così felice. #piccolesoddisfazioni

7- Futuro. In futuro, sento che scrivere qui non mi basterà più e che sfogherò la mia creatività attraverso qualche altra cosa,  ma ancora non so bene cosa. Per il momento continuerò a rompervi l'anima con i miei post, che vi piacciano o no. In fondo, questo è e sarà sempre IL MIO BLOG.

BUON BLOGGEANNO LITTLE FASHION PLACE!



8 commenti:

  1. Buon "BloggeAnno" LittleFashionPlace!!

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  2. Congratulazioni per il tuo traguardo. Condivido molte delle tue considerazioni. Ho letto un post che spiegava come affrontare al meglio la fashion week e tra i consigli c'era quello di "provare le pose davanti allo specchio per non rischiare di venir male nelle foto". Credo che questo dica già abbastanza. All'inizio non capivo come mai la mia pagina FB faticava a crescere mentre altre blogger vantano milioni di follower...scoperto l'arcano. Ah dimenticavo...anch'io li uso i campioncini. Non sei la sola.
    Baci.

    Valeria
    http://myurbanmarket.blogspot.it

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  3. Non ti nascondo che c'è stato un momento in cui ho fatto anche io le tue riflessioni, sono delle verità.La mia conclusione è stata che, essendo uno spazio tutto mio, avrei dovuto prima di tutto rendere conto a me stessa di quello che stavo facendo e poi agli altri. Il discorso dei numeri meriterebbe un post a parte ma anche li tutto dipende da cosa si vuole ottenere dal blog, perché se deve essere un lavoro allora pagare per farsi pubblicità diventa un investimento da fare come in qualsiasi altro lavoro.A noi blogger con pochi follower ( pensa che la pagina del mio blog su fb ha 114 like dopo un anno e mezzo) non rimane che gioire di piccoli traguardi e ti assicuro che tra lavoro, casa, famiglia e quant'altro, il blog mi da tante soddisfazioni , piccole ma di sicuro tutte mie!!!

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  4. Ah dimenticavo, buon bloggeanno, e tanti auguri per il futuro!

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  5. Non è totalmente sbagliato commentare i post sugli altri blog, come in questo caso mi ha riportata sul tuo! Si ok, ricevere commenti "insulsi" non fa bene all'autostima meglio una visualizzazione lunga senza commento, almeno vuol dire che ha letto!! Condivido tanti di questi pensieri e potrei aggiungerne tanti altri, talmente tanti da scrivere un commento-articolo...ahahahah! Magari ci sentiamo in chat! ;)
    ah...Buon Compleanno! <3

    Love&Studs

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